Rifugio Monte Vaccaro (m 1519)

Escursione primaverile tra verdi prati e pascoli in fiore in Val Seriana.

Data attività

Lunedì 09 Aprile 2012

Difficoltà

Escursionistica (E)

Apertura Iscrizioni

27 Marzo 2012

Chiusura Iscrizioni

06 Aprile 2012

N° max partecipanti

50

Dislivello di salita

850 m

Dislivello di discesa

850 m

Zona

Val Seriana (BG)

Indicazioni stradali

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Meteo

Documentazione

Gita 2012-04-09.pdf

Capogita

Monterosso Pierluigi

Parre (Par in dialetto bergamasco) comune della provincia di Bergamo situato alla destra orografica del fiume Serio, in val Seriana, dista circa 30 km dal capoluogo orobico. Il vasto altopiano, in celtico “pa-ar” ossia grande campo, in soleggiata posizione, ha alle spalle le cime arrotondate e maestose del Vaccaro, della Forcella e le ariose distese prative del Monte Trevasco e del Monte Alino, disseminate di cascine, di piccole macchie di bosco e di vallette scoscese.

Nel territorio comunale, in località Castel sono stati rinvenuti, nel 1983, una serie impressionante di reperti risalenti all’epoca romana, datati attorno al II secolo a.C. Gli studi di questo materiale archeologico, tra i più importanti della provincia, ha permesso di stabilire che questi luoghi erano già abitati in epoca preromana. Si presume anche che il borgo descritto come Parra da Plinio il vecchio nel suo Naturalis Historia come oppidum Orobiorum, sia proprio questo paese. Il primo documento che prova con certezza l’esistenza di Parre risale però all’anno 928, dove viene citata la Villa de Parre.

Sopra il paese, immerso nel verde intatto dei boschi, il Santuario della S.S. Trinità con un elegante ampio loggiato cinquecentesco, meta ideale di tranquille passeggiate, offre uno stupendo panorama della zona; al suo interno i resti di pregevoli affreschi della metà del ‘500, epoca in cui la chiesa venne completamente rifatta.

Il paese è caratterizzato per le numerose tradizioni, che tutt’ora vengono tramandate. Gli abitanti, dediti alla pastorizia fino alla seconda metà del XX secolo, si sono sempre differenziati dal resto della valle per via del loro idioma molto particolare, detto gaì, e per i costumi che indossavano. Queste tradizioni sono riprese in numerose iniziative e feste locali, dove si riportano alla memoria collettiva le usanze, i canti e le danze, cadute in disuso negli ultimi decenni.

Ciò che appartiene alla tradizione ma la cui pratica non è mai stata abbandonata, sono i famosi scarpinocc, peculiarità del paese. Si tratta di ravioli con ripieno, conditi con formaggio e burro fuso, tanto squisiti da attirare numerosi acquirenti anche da fuori provincia. La peculiarità degli scarpinocc sta nel fatto che a differenza dei ravioli bergamaschi (chiamati casoncelli - casonsei in dialetto) il ripieno è rigorosamente di magro cioè composto da pane grattugiato, formaggio e spezie, mentre il casoncello bergamasco permette anche la carne e uva passa. Il nome scarpinocc deriva dalla somiglianza della forma del raviolo con le tradizionali calzature indossate nei tempi antichi dagli abitanti del paese di Parre. Ogni anno durante il terzo weekend di Agosto (dal venerdì alla domenica) si tiene a Parre la Sagra degli Scarpinocc (durante la quale è possibile provare il tradizionale piatto) seguitissima dagli appassionati e dai buongustai.

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