Trekking "Tra Queyras e Monte Viso"

A scavalco della frontiera Franco-Italiana con gli amici del CAF Digne

Data attività

Sabato 20 Agosto 2016

Orario evento

12,00 (ritrovo 15 minuti prima)

Difficoltà

Escursionistica (EE)

Apertura Iscrizioni

16 Giugno 2016

Chiusura Iscrizioni

07 Luglio 2016

N° max partecipanti

15

Zona

Queyras e Monte Viso

Indicazioni stradali

Mappa

Previsioni del tempo

Meteo

Documentazione

Gita 2016-08-20_27.pdf

Capogita

Collini Maria Pia - Liautard

Nei suoi sessanta chilometri di estensione, la Valle Varaita con una altitudine che varia da 400 a 2748 m s.l.m. rappresenta uno dei patrimoni più preziosi delle Alpi. Racchiusa dalla Val Maira a sud, dalla Valle Po a Nord e dalla Valle del Guil a ovest, è sovrastata dall'imponente gruppo del Monviso. Una terra affascinante con laghi, borgate antiche, silenziose radure: poche valli dell'arco alpino sono così ricche di vegetazione e di piante officinali. La valle conserva anche un grande patrimonio artistico e culturale nato dalla fusione dei tratti della cultura alpina con quelli dell'area occitana.

La strada che attraversa il territorio della Comunità Montana Valle Varaita si snoda per 60 km lungo l’omonima valle e porta fino ai 2.748 m del Colle dell’Agnello che permette l’accesso alla regione francese del Queyras.

Rigogliosa e ricca di spunti turistici, questa terra ha saputo conservare il suo patrimonio culturale. Un valido esempio è la Bahio di Sampeyre, una festa antica di mille anni, che ricorda la cacciata dei saccheggiatori saraceni dalle valli alpine. È anche la terra degli artigiani del legno, delle ceramiche di Rore e delle arpe di Piasco, famose in tutto il mondo.
Le borgate alpine in pietra e tetti di ardesia, come Chianale e Bellino, sono silenziose testimoni della storia di frontiera. Nelle borgate di Bellino, autentici capolavori dell’arte alpino-provenzale, il passare del tempo è scandito dalle antiche meridiane che adornano le facciate di molte costruzioni insieme a figure scolpite in pietra e balconi intagliati nel legno.
Chi ama la natura sarà ammaliato dal bosco dell’Alevé, la più vasta estensione di pino cembro in Europa (817 ettari), e dalle numerose possibilità di escursioni offerte dalla valle da cui si gode di panorami mozzafiato sul Monviso e sui “tremila” delle Alpi Cozie.

Il Parco Naturale Regionale del Queyras, nel dipartimento delle Hautes-Alpes, è stato creato il 30 gennaio 1997. Ha altitudini da 1800m a 3300m tra il comune di Ristolas e le pendici del Monviso. Il Parco é un territorio rurale abitato, riconosciuto a livello nazionale per il suo valore patrimoniale e paesaggistico, organizzato attorno a un progetto di sviluppo sostenibile, fondato sulla protezione e la valorizzazione del suo patrimonio naturale, culturale e umano.

Dal 1343 faceva parte della Repubblica degli Escartons così come in Piemonte Oulx, Casteldelfino e Pragelato. Escarton da “escartonare” cioè ripartire, era un vero e proprio “consorzio intercomunale”, cui mise fine la Rivoluzione francese.

Il Parco vanta una flora alpina eccezionale con più di 800 specie vegetali e una altrettanto ricca fauna alpina tra cui la famosa salamandra di Lanza.

Nei villaggi del Queyras si era sviluppata una attività senza pari con la scultura del mobile e degli oggetti di uso quotidiano, tra cui i bauli decorati (escrins) che facevano parte della dote delle ragazze. Dal 1920 una cooperativa ha rilanciato questo artigianato e produce piccole serie di oggetti come nel passato.

Ogni comune ha caratteristiche architettoniche proprie, come le case in pietra e legno di Ceillac o le fattorie di forma rettangolare su 2 o 3 piani di Arvieux. St. Veran è famosa invece per le sue meridiane. Se ne contano almeno 15 .Le loro decorazioni testimoniano un’arte popolare piena di fantasia dove dominano simboli cosmici, motivi floreali e animali chierici. Da anni le meridiane delle Hautes Alpes sono accuratamente restaurate e nuove creazioni perpetuano la tradizione.