Trek Dolomiti Orientali

7 giorni dal Parco di Fanes-Sennes-Braies al Parco delle Dolomiti Ampezzane attraverso i Cadini di Misurina

Data attività

Domenica 23 Agosto 2015

Orario evento

ore 6,15 (ritrovo 15 minuti prima)

Difficoltà

Escursionistica (EE)

Apertura Iscrizioni

07 Luglio 2015

Chiusura Iscrizioni

30 Luglio 2015

N° max partecipanti

20

Dislivello di salita

vedi volantino con dettaglio giornaliero

Dislivello di discesa

vedi volantino con dettaglio giornaliero

Tempi di percorrenza

vedi volantino con dettaglio giornaliero

Zona

Dolomiti Ampezzane

Indicazioni stradali

Mappa

Previsioni del tempo

Meteo

Capogita

BIGLIARDI Roberto, COLLINI Pia

23 MAGGIO 1915: L’ITALIA ENTRA IN GUERRA. Sono quindi oramai passati cento anni dall’entrata dell’Italia nella “Grande Guerra”. Il trekking 2015 si snoderà attraverso alcuni dei luoghi, tra prima linea e retrovie, che sono stati
teatro di quei tragici eventi.

Uno di questi Il Monte Piana, o “Monte Piano” come viene chiamata la sua cima nord-est, costituisce una delle più attraenti mete delle Dolomiti grazie alla sua particolare conformazione e alla sua posizione che offrono uno spettacolare panorama a 360 gradi verso le più belle montagne di Auronzo di Cadore e di Cortina d’Ampezzo (Tre Cime di Lavaredo, Paterno, Cadini di Misurina, Sorapiss, Cristallo, Croda Rossa ecc.).

Il Monte Piana è anche luogo di memoria e storia delle tragiche e cruciali vicende del secolo scorso, teatro di uno dei più cruenti fronti di combattimento durante il primo conflitto mondiale: qui persero la vita più di 14.000 soldati.

Qui i due eserciti si fronteggiavano, ben trincerati, a poche decine di metri di distanza. La parte meridionale del Monte Piana era tenuta dagli Italiani, mentre la parte settentrionale (Monte Piano) rimase per l’intero conflitto (dal 24 maggio 1915 a tutto ottobre 1917) in mano agli Austro-Ungarici. Le opere difensive austriache in cresta sul Piana, assunsero la maggior attenzione del comando italiano, furono i fanti al comando del maggiore Angelo Bosi a dover attaccare per primi queste postazioni. Dopo meno di due mesi, precisamente il 17 luglio 1915, il maggiore Bosi su questi luoghi perse la vita colpito dal nemico. L’unico rifugio presente su questa cima è dedicato a questo ufficiale.

Il rifugio in questione è situato inferiormente alla cima a 2205 m, dove si trova anche la Cappella degli Eroi dedicata ai caduti del Monte. All’interno del rifugio si può visitare una saletta – museo che racchiude alcuni reperti, fotografie e documenti della Grande Guerra.

Dal rifugio parte il percorso su sentiero che conduce alle trincee e ai siti storici del MUSEO ALL’APERTO DELLA 1ª GUERRA MONDIALE. L’itinerario attraverso l’altopiano dura dalle 2 alle 4 ore, a seconda di quanti reperti storici si vogliono visitare. Durante la facile e piacevole passeggiata che si effettua in quota, si ammira uno dei più indimenticabili panorami delle Dolomiti.