135 anni di cammino!

1887 - 2022

Il 23 ottobre 1863 su iniziativa di Quintino Sella, geologo e tre volte Ministro del Regno d'Italia, a Torino nasceva il Club Alpino Italiano – noto ai più semplicemente come C.A.I.

Ventiquattro anni dopo, precisamente mercoledì 23 novembre del 1887, il Consiglio Direttivo del CAI Centrale, autorizzava la costituzione della Sezione CAI di Cremona. La nostra città, anche se collocata nel cuore della pianura padana, vedeva cos’ sbocciare una sezione che in ordine di fondazione è la 51a in tutta Italia (in quel momento in Italia si contavano solo 32 sezioni)!

Nel novembre del 1887 il cav. Guglielmo Calderoni, che poi divenne il primo Presidente della nostra Sezione, di origine trentina ma ben inserito nel contesto cittadino nel quale svolge la sua attività di insegnante, ebbe la felice intuizione di far nascere anche nella padana Cremona una “Sezione di Alpinisti”: molti infatti erano i cremonesi che per svariati motivi percorrevano a piedi Alpi ed Appennini. Quella intuizione attecchì e nel 1888 la Sezione CAI di Cremona avvierà ufficialmente le sua attività, contando già sulla presenza di ben 147 soci.

Il 23 novembre 2022 la nostra Sezione CAI taglia il prestigioso traguardo di 135 anni di storia e di attività. Rispetto a quel lontano 23 novembre 1887 il mondo è molto cambiato, cambiati sono anche i ritmi di vita e cambiato è anche il CAI, pur restando fedele alla sua “mission”, chiaramente esposta nell’articolo 1 del suo Statuto: “Il Club alpino italiano (C.A.I.), fondato in Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”.

La Sezione CAI di Cremona è oggi idealmente chiamata a “raccogliere il testimone” dalle mani del Presidente cav. Calderoni per proseguire quel cammino iniziato centotrentacinque anni fa. Le difficoltà certamente non mancano, in primis il significativo calo degli associati e la fatica a trovare nuovi soci disponibili ad assumersi impegni e responsabilità all’interno della Sezione, così da affiancare chi si sta già impegnando. Facciamo allora nostro il motto del primo Presidente della nostra Sezione, che in modo assai creativo univa il motto degli alpinisti Excelsior” con quello dei cremonesi “Fortitudo mea in brachio”: certamente con l’impegno di tutti il nostro cammino proseguirà.